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lunedì 26 agosto 2013

Stop alla violenza sulle donne

Con alcuni colleghi dell'OGAP abbiamo pensato di affrontare il difficile tema della violenza di genere. Gli ultimi episodi di violenza contro le donne, che ormai sono quotidiani, hanno sollevato un'ondata di indignazione, polemiche e anche molte dichiarazioni di impegno. Ma di concreto, eccetto il ddl sulla violenza di genere, non si vedono iniziative sui territori, sorpattutto di carattere preventivo e in modo particolare educativo. Sulla scorta di altre esperienze diffuse (poco) sul territorio nazionale, come OGAP pensiamo di costituire il primo gruppo STOP ALLA VIOLENZA. Il gruppo è un percorso educativo e riabilitativo e di auto-aiuto rivolto a uomini che hanno deciso di affrontare il loro problema di rabbia e aggressività e che intendano cambiare il loro comportamento , potenzialmente dannoso verso la loro partner o ex partner, con i figli e con le altre persone in generale. I partecipanti , con l’aiuto dei conduttori, potranno interagire, scambiarsi le esperienze, sostenersi l’un l’altro, prefiggendosi di migliorare se stessi sia come persone, sia come padri e/o come partner . Per violenza si intende non solo quella fisica ma anche quella verbale e psicologica. Pe rinformazioni, ma anche suggerimenti e contributi scrivere a info@ogapms.org oppure chiamare Paola 3342302322.

martedì 11 settembre 2012

PROPOSTA FORMATIVA
Ciclo di 10 incontri sul tema della mediazione dei conflitti ; LABORATORIO MEDIAZIONE , PER ESPLORARE I CONFLITTI, APPRENDERE LA MEDIAZIONE, MIGLIORARE IN GRUPPO .
Vi invito a visitare il sito www.ogapms.org per avere informazioni sul programma.


sabato 4 agosto 2012


La mia esperienza di conduttore di gruppi terapeutici e riabilitativi mi ha spinto ad approfondire sempre più la tematica dei conflitti interpersonali, esplorandone le tecniche di risoluzione e , soprattutto, di mediazione.

In ogni dimensione della nostra vita personale, pubblica o privata che sia, osserviamo o partecipiamo a situazioni conflittuali; spesso le attraversiamo, con maggiore o minore disagio, senza domandarci da dove nascano, cosa nascondano, cosa contengano di positivo, come potremmo uscirne senza rimanerne travolti e, soprattutto , evitando quel senso di frustrazione e di diminuzione tipico del “giocatore perdente”. Oppure uscendone facendo osservare ai nostri “avversari” strategie di uscita alternative, punti di vista diversi, bisogni differenti ma non inconciliabili, obiettivi comuni. Tutto, secondo la strategia “IO vinco,TU vinci”

"Due sorelle si contendono un’arancia. Alla fine della contesa convengono di dividere il frutto. Una prende la sua metà, mangia la polpa e getta la buccia. L’altra invece butta la parte interna e usa la buccia per fare un dolce".

COSA CI INSEGNA QUESTA STORIELLA:

1) Occorre distinguere tra POSIZIONE (voglio l'arancia) e INTERESSE (a cosa mi serve)

2) Molto spesso gli interessi, che sono in fondo la cosa più importante, che stanno alla base delle posizioni, possono essere soddisfatti in modi diversi

3) Se gli interessi vengono esplicitati, diventa spesso possibile trovare una soluzione soddisfacente per tutti